Dintorni

Tanto è ricco e pregiato il centro di Fabriano -incastonato fra l’incantevole gioco delle cime montuose- tanto lo sono i suoi paraggi, che proprio fra quei monti boscosi celano piccoli scrigni di straordinaria bellezza, luoghi in cui è ancora possibile cullarsi ai suoni del vento fra i rami, delle acque che corrono sulle pietre e dell’uomo intento nelle sue più tradizionali attività.

Le tante frazioni del vasto territorio fabrianese posseggono ciascuna quel particolare bene prezioso che tentano da secoli di conservare, a dispetto del logorio del tempo e delle avversità naturali. Molti degli antichi borghi arroccati fra le cime circostanti hanno infatti duramente risentito delle violenti scosse sismiche del settembre 1997. Ma la volontà e l’amore di cui sono colmi gli uomini che abitano da sempre questi luoghi stanno lentamente riportando all’antico splendore l’opera di chi, percorrendo sentieri in cui il paesaggio muta magicamente ad ogni curva, scelse questa terra ed i suoi irripetibili paesaggi quale paradiso in cui vivere.

Così, quale esempio di una terra che merita tutta di esser conosciuta e apprezzata, citiamo la graziosa e raccolta Albacina, dominata dall’Eremo di Santa Maria dell’Acquarella e dal centro turistico di Poggio San Romualdo, in cui il vecchio e fatiscente castello sembra continui ancor oggi a vegliare –immerso nell’aria finissima di un aereo paesaggio-, sulla grande Abbazia di Val di Castro; un incantevole gioiello è Precicchie, castello trecentesco di straordinaria bellezza, sede di un’importante rassegna cinematografica e di un suggestivo presepio vivente; ed ancora Valleremita, ridente cittadina che ospita il Museo Naturalistico della Comunità Montana e che dispone di un interessante percorso naturalistico-didattico (l’Aula Verde), nato per sensibilizzare ed erudire i visitatori riguardo alle problematiche ambientali; Attiggio, abitato fin dalla preistoria e la vicina Fattoria La Ginestra, dove è visitabile una fedele ed interessante ricostruzione degli ambienti più tipici del mondo contadino.

Come non soffermarsi poi sul grandioso anfiteatro di monti che circonda Fabriano: il Maltempo, il Cucco, il Maggio, il Testagrossa e gli altri, ciascuno impreziosito da belle abbazie –come quella di San Biagio in Caprile, maestoso monastero recentemente restaurato per divenire sede di importanti convegni e rassegne- ed isolati eremi (come quelli di Val di Sasso, Grottafucile, San Girolamo e San Silvestro Abate), costruzioni sempre attorniate da paesaggi fortemente suggestivi e celate fra le impervie pendici boscose.

Non si può infine dimenticare il Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi che salvaguarda l’immenso patrimonio di monti impervi ed acuminati, costellati da misteriose grotte affacciate su inquietanti strapiombi, che circonda la Gola della Rossa, fenditura scavata nella roccia da millenni di scorrer di acque dell’Esino. Le vicine Grotte di Frasassi, mirabile esempio ipogeologico, si snodano tra meravigliose concrezioni calcaree, altissime torri stalattitiche e laghetti pensili, quasi fossero il risultato del magico progetto da millenni elaborato dalle giocose acque fra le silenti pietre.

 


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