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SAN
BIAGIO IN CAPRILE La bellissima Abbazia romanica di San Biagio in Caprile, costruita attorno al XII secolo dai monaci benedettini, s'innalza improvvisa in un'incantevole cornice -tra le sorgenti del fiume Esino ed il confine umbro-marchigiano, fra il declivio del monte fitto di pini ed i calmi e verdi pascoli- presso la frazione fabrianese di Campodonico.
L'abbazia
visse nel 1300 il suo periodo più fiorente, quando -per volontà
dell'Abate Pietro di Bartoluccio da Serradica- venne impreziosita da un
ciclo di bellissimi affreschi contraddistinti dall'equilibrata
composizione e dalla decisa personalità dell'ignoto artista locale,
denominato appunto Maestro di Campodonico (1345). Qualche anno fa i
dipinti - la Crocifissione, l’Arcangelo Gabriele e l’Annunziata, San
Pietro e San Paolo- furono distaccati dalle pareti per essere conservati
presso la Galleria Nazionale delle Marche ad Urbino. Dopo aver conosciuto un lungo periodo di declino, l'Abbazia di San Biagio in Caprile è stata di recente abilmente restaurata grazie al Comune di Fabriano, che, avvalendosi dei fondi del Giubileo 2000, ha voluto creare, al suo interno, un tanto efficiente quanto confortevole Ostello, restituendo al pubblico un prezioso tesoro oggi disponibile a tutti.
Nel superbo edificio sono infatti state ricavate camere da 6, 4, 3 e 2 posti per un totale di 25 posti letto e, grazie alla realizzazione di strutture interne di sevizio (ascensore, servizi igienici, ecc.), l'Abbazia è totalmente accessibile anche a portatori di handicap. Oltre
all'attività puramente ricettiva, negli ampi spazi dell'Abbazia di San
Biagio in Caprile sono periodicamente ospitate importanti conferenze e
tavole rotonde; le sue sale sono inoltre una sede esclusiva per lo
svolgimento dei corsi di formazione residenziali organizzati dal Museo
della Carta e della Filigrana di Fabriano, finalizzati
all'insegnamento dell'arte di fabbricare la carta a mano a chi ne volesse
approfondire il magico segreto. |