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Salumi
Tipici Marchigiani I piatti della gastronomia marchigiana si sono
formati nel tempo per lintervento di fattori di tipo sociale come le prescrizioni
religiose, le gerarchie sociali, le superstizioni, le feste, i cicli delle stagioni, le
tecniche di conservazione dei cibi ecc. Il "salame di Fabriano" famoso da secoli ha oggi ottenuto il marchio europeo IGP. E ottenuto con carni della coscia di maiale lavorate in punta di coltello, lardellato con il grasso della guancia a cubetti, è condito con pepe macinato fino, con pepe grosso, sale e insaccato nel budello gentile, fragrante, aromatico e saporoso si abbina bene con il verdicchio dei Castelli di Jesi e di Matelica, oppure con i vini rossi o rosati morbidi, secchi, freschi e leggermente frizzanti. Tradizionalmente si incominciava a consumare il mattino del giorno di Pasqua, quale componente di una ricca colazione. Il "ciauscolo" è un salame di media grandezza ricavato con la pasta della salsiccia oppure con le carni più saporite mescolate con grasso superiore a quello del soppressato. Si insaporisce con sale, pepe, aglio e si bagna nel profumato vino cotto. Infine si insacca nel budello gentile e si lascia per alcuni giorni in un ambiente affumicato. Si mangia crudo, spalmato sul pane come un gustoso e antico patè. Il "soppressato" è ottenuto con le carni della spalla del suino, aggiungendo il 20% di parti grasse (pancetta), condito con sale, pepe, aglio, insaccato nella rosa di vitella. Si appende poi in una stanza con camino esponendolo al fumo per circa una settimana, lasciandolo infine stagionare per tre mesi. Il "mazzafegato" è un grosso salsiccione dallaspetto simile al soppressato, ottenuto macinando carne grassa e magra di maiale. Essendo lultimo insaccato preparato si utilizza un po di tutto ciò che non è stato impiegato in precedenza. Limpasto viene macinato, condito con sale e pepe, insaccato e messo ad affumicare come il soppressato. Tradizionalmente si cominciava a consumare nella settimana di Carnevale.
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