Museo della Carta e della Filigrana

Nei suggestivi spazi del complesso monumentale dell’ex Convento di San Domenico (già Santa Lucia Novella) edificato nel tardo ‘300 e rimaneggiato nel ‘700, il Comune di Fabriano e le Cartiere Miliani hanno voluto celebrare quella che rappresenta –oltre alla più importante e famosa attività manifatturiera locale- un’autentica peculiarità storica della città: l’arte cartaria.

A Fabriano, infatti, la produzione della carta era già fiorente nella seconda metà del 1200, con la fornitura di carta bambagina; probabilmente il suo avvio fu strettamente connesso all’attività della potente corporazione dei lanaioli, che disponevano delle gualchiere, ovvero locali attrezzati con pile a magli -mulini idraulici- necessari alla macinazione dei cenci, lavorazione utile anche per la produzione della carta.

Grazie alla grande abilità ed alle numerose innovazioni apportate dai primi maestri cartieri, nel giro di pochi decenni Fabriano divenne la culla dell’arte della carta in Europa. Qui venne perfezionata la tecnica della filigranatura dei fogli fino a raggiungere risultati di grande valore artistico. Le Cartiere Miliani vennero fondate nel 1780 ed ancora oggi figurano tra le più importanti d'Europa per la qualità delle loro produzioni di carte speciali e di filigrane.

Il Museo della Carta e della Filigrana rappresenta la concretizzazione delle intuizioni e dei suggerimenti dei noti studiosi Augusto e Aurelio Zonghi che, nel 1800, ricercarono e raccolsero accurate testimonianze legate alla produzione di filigrane. Quelle intuizioni, interpretate in età contemporanea dallo storiografo Andrea Gasparinetti, portarono ad un’attenta selezione di materiale ed una altrettanto rigorosa ricerca delle fonti archivistiche dando vita ad un bell'esempio di museo vivo, articolato in sezioni che permettono di approfondire e trasmettere il prezioso messaggio culturale della carta.

In tal modo, la tradizione che da sette secoli viene perpetuata e rinnovata, qui trova una completa visualizzazione, passando da un particolareggiato viaggio storico della carta alle differenti fasi di sviluppo di questa arte nella terra di Fabriano, dalla fabbricazione (Stanza della carta a mano) al successivo uso del manufatto, dai numerosi processi di lavorazione e dalla tecnologia applicata (Sala dei telai) alla descrizione delle modalità per l’ottenimento delle famose filigrane (Officina del filigranista) ad una esposizione di pregiati esempi delle stesse (Sala delle filigrane Zonghi), permettendo di approfondire la conoscenza di una attività produttiva che rende ancor oggi Fabriano famosa in tutto il mondo.

Nella Stanza della carta a mano è stata ricostruita una funzionante gualchiera medioevale dove è possibile assistere, passo dopo passo, alla fabbricazione della carta a mano da parte di artigiani che ripetono gli stessi sapienti gesti dei mastri cartai fabrianesi del trecento, trasformando dei semplici cenci in prodotti in fibre di cotone purissimo (secondo la più antica tradizione cartaria fabrianese), poi acquistabili nel fornito bookshop del Museo.


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