



|
Torneo
Cavalleresco di Castel Clementino
Tutto
ebbe inizio nel lontano 1450, quando gli abitanti di Servigliano, grazie
alla grande potenza dell’Abate di Farfa, assistettero all’annessione
nel proprio territorio della rigogliosa Piana di San Gualtiero. Le
sobrie vie cittadine si animarono quindi in sinceri e giusti
festeggiamenti, che sfociarono in un grandioso torneo cavalleresco
destinato a permanere intatto nella memoria storica dei cittadini di
questo paese.
Gli
inesorabile smottamenti che giusto tre secoli dopo parvero segnare la fine
del borgo, ne cagionarono al contrario la rinascita grazie al
provvidenziale intervento di papa Clemente XIV, che ordinò la
ricostruzione del nucleo centrale di Servignano affidandone il progetto
all'architetto Virginio Bracci.
Ed è nello splendido impianto quadrangolare, squisitamente
neoclassico, della cittadina (denominata per qualche decennio Castel
Clementino), caratterizzato da ordinate vie perpendicolari e regolari case
a schiera, che dal 1969, ogni terzo fine settimana d’agosto, si snoda e
svolge una delle più suggestive rievocazioni storiche in costume
rinascimentale: il Torneo
Cavalleresco di Castel Clementino.
In
quei giorni, ogni anno, Servigliano torna suggestivamente a rivivere i
suoni, i colori ed i profumi del 1450: dopo il sontuoso passaggio del
variopinto corteo storico, ricco di 500 figuranti vestiti dalle sartorie
rionali con raffinati e fedelissimi costumi i cui modelli traggono
ispirazione direttamente dalle opere di grandi artisti del ‘500
(Ghirlandaio, Crivelli, Bronzino), ed il coreografico volteggiare dei
vessilli di magici sbandieratori, tanto abili da esser richiesti nelle più
importanti manifestazioni internazionali, gli alteri cavalieri dei cinque
rioni cittadini (Santo Spirito,
Paese alto, San Marco, Porta Navarra, Porta Marina)
si sfidano dunque nella splendida Giostra dell’Anello, per
innalzare ciascuno a grande prestigio i propri colori; una
Giostra che ripropone fedelmente le antiche gare rinascimentali nelle
quali i cavalieri si affrontavano per centrare dodici anelli di dimensioni
sempre più piccole.
Ciò che più affascina è il profondo legame con un passato che
rivive appieno tramite una mirabile ricostruzione
storica che rende perfetto ogni abito, ogni gioco, persino ogni profumo
che, scaturito da tradizionali ricette rinascimentali, si innalza dalle
piccole taverne allestite per l’occasione.
Occasione colma di sincera allegria e di fedeltà storica,
raggiunte grazie agli approfonditi studi dell’ente organizzatore e che
si avvale dell’entusiastica partecipazione dei cittadini di Servigliano
che riportano d’incanto il proprio paese alla suggestiva atmosfera dei
grandi festeggiamenti del 1450.
© 2001
Liberation Ventures Ltd.
|