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Enrico Medi














Enrico Medi
Una vita fra scienza e religione



“...Oh voi misteriose galassie, voi mandate la luce ma non intendete; voi mandate bagliori di bellezza ma bellezza non possedete; voi avete immensità di grandezza ma grandezza non calcolata. Io vi vedo, vi calcolo, vi intendo, vi studio e vi scopro, vi penetro e vi raccolgo. Da voi io prendo la luce e ne faccio scienza, prendo il moto e ne fo sapienza, prendo lo sfavillio dei colori e ne fo poesia; io prendo voi oh stelle nelle mie mani e tremando nell’unità dell’essere mio vi alzo al di sopra di voi stesse e in preghiera vi porgo a quel Creatore che solo per mio mezzo voi stelle potete adorare”
[Dall’Inno alla Creazione di Enrico Medi]

Questo brano è quello fra i tanti scritti che meglio rappresenta la visione che Enrico Medi aveva dell’universo e soprattutto di un universo considerato sempre in stretta relazione con Dio e con la fede di cui il fisico era uno streguo sostenitore. Per questo suo impegno religioso e la sua fede così fervente è stata instituita con il patrocinio della diocesi di Senigallia la sua causa di beatificazione.

Enrico Medi nacque a Porto Recanati il 26 aprile 1911, da Arturo e Maria Luisa Mei, originari di Belvedere Ostrense, visse la sua infanzia a Belvedere poi nel 1920 si trasferì a vivere a Roma, quì studiò nel Collegio Santa Maria e all’Istituto Massimo, dove fondò la Lega Missionaria Studenti.

Nel 1932 conseguì la laurea in fisica pura insieme a Enrico Fermi e nel 1937 ottenne la libera docenza in fisica terrestre. Nel 1938 sposò Enrica Zanini laureata in chimica e farmacia, da questa unione nacquero sei figlie.

Nel 1942 vinse la cattedra di fisica sperimentale all’Università di Palermo, nel 1943 tornò a Belvedere cercando di alleviare le sofferenze della guerra. Nel 1946 fu eletto dall’Assemblea Costituente per la DC e nel ’48 deputato parlamentare. Nel 1949 ricoprì la carica di Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e realizzò una serie di Osservatori Geofisici in tutta Italia. 

Nel 1952 occupò la cattedra di Geofisica Terrestre all’Università di Roma e nel ’53 rinunciò alla politica per dedicarsi completamente alla scienza e all’apostolato. Nel 1954 tenne dei corsi di fisica sperimentale in tv sulle reti RAI; nel 1958 venne nominato Vice Presidente dell’EURATOM e organizzò centri per la ricerca scientifica nei sei Paesi della Comunità e sotto la sua direzione fu varata e applicata nella Comunità la legge per la protezione delle radiazioni nucleari.

Nel 1965 si dimise per motivi di coscienza, nel ’66 costituisce la COMING Società di progettazione industriale e nello stesso anno fu nominato dalla Santa Sede membro della Consulta dei Laici per lo Stato della Città del Vaticano.

Nel 1971 fu eletto consigliere del comune di Roma e nel ’72 Deputato al Parlamento con largo suffragio, morì il 26 maggio 1974 a Roma e fu sepolto nella tomba di famiglia a Belvedere Ostrense.

Dalla sua biografia appare chiaro lo stretto legame che fin dall’inizio lo ha unito alla religione, rivolgendosi spesso a quel Dio che spesso viene nominato troppo poco anche dai sacerdoti, che preferiscono parlare di problemi sociali e della fame nel mondo, Enrico Medi a tal proposito nella “Lettera Aperta al Clero” scriveva:

 “...Sacerdoti, parlateci di Dio! Come ne parlavano Gesù, Paolo Apostolo, Benedetto da Norcia, Francesco Saverio, Santa Teresina. Il mondo ha bisogno di Dio! Dio, Dio, Dio vogliamo. E non se ne parla. Si ha paura a parlare di Dio. Si parla di problemi sociali, del pane. Ve lo dice uno scienziato: nel mondo c’è pane! Ci sono risorse che, se ben distribuite, possono garantire una vita, forse modesta, ma certamente più che dignitosa a cento miliardi di uomini! L’uomo ha fame di Dio! E si uccide per disperazione. Dobbiamo credere, ecco il compito delle Missioni: donare Dio al mondo!...”

Gloria Focante
for Paradise Possible

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