LE MARCHE

Passions & Places

Cinema










Cinema 

Il territorio marchigiano grazie alla sua varietà di paesaggi ben si presta come scenografia di un film, facendo da sottofondo ad eventi di qualsiasi epoca: i borghi  e le campagne, i boschi, le valli dei fiumi, e ancora le città come Ancona o Ascoli Piceno,  le spiagge, e i rilievi montani dall’aria misteriosa.

Come per un visitatore che arriva nelle Marche e rimane incantato dai paesaggi ancora incontaminati e dalla cordialità della popolazione, così anche registi, sceneggiatori e scenografi, in particolare negli ultimi decenni, sono rimasti incantati dalla genuinità e spontaneità di queste terre ricche di fascino e storia.

Tra i primi film in cui compare il territorio marchigiano, e considerato il punto di riferimento del “Neorealismo” cinematografico, troviamo Ossessione”  di L. Visconti, del 1943, girato ad Ancona e ambientato nell’immediato dopoguerra.

Un’altra film ambientato nella Regione è Cielo sulla palude” di Augusto Genina, realizzato nel 1949 in occasione della beatificazione della corinaldese Maria Goretti: in questa pellicola Le Marche appaiono non solo come ambientazione, ma troviamo la “Marchigianita” anche nell’immagine che viene data della protagonista, una santa modesta, umile, e antieroica.

Oltre a qualche breve apparizione come terre di confine in film quali  Spartacus” diretto nel 1960 da Kubrik ed interpretato da Kirk Douglas, per qualche tempo non si trovano più tratti salienti del territorio marchigiano nella produzione cinematografica italiana ed internazionale, almeno fino al 1972 quando il regista P. Germi decide di ambientare il suo Alfredo Alfredonella città di Ascoli Piceno, con interpreti del calibro di Dustin Hoffmann e Stefania Sandrelli,  Sempre ad Ascoli Piceno è ambientato il film del 1987 Il Grande Black”  di Giuseppe Piccioni, film esordio di Francesca Neri e vincitore del Nastro d’argento e Premio De Sica per il giovane cinema italiano.

Un Film che sicuramente mostra al meglio il capoluogo Marchigiano, la campagna circostante e le coste è “La stanza del figlio” di Nanni Moretti.

Nel film si vedono molti luoghi rappresentativi della città di Ancona, come la fontana del calamo (o delle tredici cannelle), il porto, o il corso stamira.

Recentemente abbiamo potuto riconoscere il lungomare di Senigallia con la sua “rotonda” e il bell’edificio della stazione ferroviaria di Falconara marittima,(che in questo caso è stato utilizzato come esterno di un hotel) nel film di Renato de Maria Amatemi”.

In entrambe le pellicole, a scegliere come location proprio questi luoghi è stato lo scenografo marchigiano Giancarlo Basili, che conoscendo profondamente la sua terra d’origine, sa come esaltarne ogni particolare attraverso il cinema.

Spesso Le Marche non vengono utilizzate come ambientazioni di film per futili motivi, come questioni di hotel di lusso o di spostamenti relativamente più lunghi dalle città di residenza degli attori, o perchè ancora sconosciute. La “Marche film Commission” è nata proprio con lo scopo di promuovere il terriorio quale sede di produzioni cinematografiche e televisive fornendo, tra le altre cose, assistenza allo staff per il soggiorno e per i servizi turistici.

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