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Caciotta al tartufo, Bucarello, Gessatina a altre bontà...


Mani di latte


 

Immagina un prato infuso di sole e sorrisi; potresti avvertire una musica silenziosa, quella della serenità, di quando gli angoli della bocca si alzano e non vorresti andartene, avvolta da un intenso calore e dal tepore animale. Vitellini che passeggiano per la strada attorno alla grande casa in pietra dei Trionfi Honorati; dei grandi occhi neri cigliati che sbucano dal recinto ad annusarti la mano, e bianchi e neri dorsi che s’avvicinano e ti guardano curiosi. Come in una grande comunità di amici diversi, di nazionalità diverse, di provenienza, di lavoro, di colore, di età, di passato , e di regno animale differente. Dove le mamme bufale da vere protagoniste sono coccolate e il loro latte, nella forza di una passione cristallina, diviene arte. Così Giulia in questo universo multiforme che ha fatto nascere dal latte delle sue amate bufale crea formaggi che sorprendono il palato, sotto forma di nuove invenzioni e inaspettati accostamenti.
 

Che tu prenda una fetta di caciotta al pepe rosa o un barattolino di yogurt al pistacchio, puoi goderne del sapore e dell’atmosfera seduta sull’altalena in mezzo all’enorme e verde casale.  Poi ci prendi un po’ di marmellata di peperone, quelle che fa la mamma, e le accosti a una caciotta o a un tomino stagionato, abbinamenti che sorprendono gli stessi occhi di Giulia, sempre più fiera dell’arte che fa del suo formaggio; è come vedere l’inizio lontano, a monte, di un’opera il principio nella carezza a quella bufala, fino all’assaporare una scheggia di quel saporito e brunito Casteldelmedico.

 
 

E dietro quel ricco balcone di delizie di latte dalle molteplici forme e consistenze, puoi scorgere il laboratorio, dove Giulia ogni mattina fa la mozzarella e la rivolta l’abbraccia la mescola la lucida la intreccia col vigore e lo spirito che le brilla negli occhi e nelle mani. Fino ad arrivare alla punta della rosa dei suoi formaggi stagionati, la Gessatina che “con una goccia di miele va che è una meraviglia”, dice Giulia dietro a un timbro di voce di limpida soddisfazione: è la sua più amata creazione, una forma tonda ondulata e compressa fuori che si scaglia quando la apri e a sorpresa si scioglie in bocca, quando un  attimo prima non l’avresti mai pensato, e senza accorgerti ti ritrovi a ridere, di quel riso stupito di quando senti la meraviglia.
 

1.    Taleggello
2.   
Caciotta al tartufo
3. Bucarello con marmellata di peperoni
4.    Scamorza
5.    Gessatina
7.    Robiolina stagionata
8.    Casteldelmedico

Paradise Possible Communications 



 

 

 

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