Abbazia
di San Claudio al Chienti
Corridonia
Il problema
della identificazione di San Claudio al Chienti è a tutt’oggi
irrisolto.
Da sempre considerata abbazia, mancano però documenti storici che la
definiscano tale.
Alcuni carteggi fermani del XII secolo menzionano la “pieve” di
San Claudio, ma è comunque probabile e non escludibile un passaggio da
monastero a pieve nell’XI secolo.
Non da ultimo la particolare struttura architettonica in stile ravennate e
con Sant’ Apollinare in Classe.
L’edificio,
suddiviso in due piani, presenta una struttura a pianta quadrata, con tre
absidi sul lato posteriore e due sulle pareti laterali. Ai lati della
facciata si ergono due torri cilindriche in stile ravennate.
La scala laterale esterna, il ballatoio ed il portale della chiesa
superiore, alla quale si accedeva probabilmente attraverso le scale a
chiocciola interne alle due torri angolari, sono una aggiunta del XIII
secolo, epoca in cui la chiesa fu in parte ricostruita dopo un attacco
subito dai maceratesi nel 1212.
Nella chiesa inferiore sono presenti volte a crociera e due piccoli
affreschi del 1486 raffiguranti San Claudio e San Rocco.
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